lunedì 7 maggio 2012

20 anni di nulla, e poi il baratro (per forza!)










Qualche me se fa mi è capitato di leggere un articolo de linkiesta.it in cui si proponeva un'iconografica sul debito pubblico italiano. Premesso che ricorrere alle iconografiche può essere un metodo interessante per schematizzare complessi argomenti, credo sia fondamentale riconoscere e sottolineare che buona parte di questa crisi è la conseguenza di 20 anni di governi superficiali e irresponsabili. 
E' come se una famiglia spendesse ogni mese più del dovuto, magari anche per cose superflue, chiedendo prestiti in continuazione, non curandosi del fatto che sarà difficile ripagare tutto con gli interessi. 
Come giudichereste i capifamiglia? 
Se poi questa famiglia spende ma non "cresce", quindi non crea un "profitto" sano e a lungo termine, ma anzi i componenti hanno lavori saltuari e precari,  e nessun risparmio  da parte, allora il problema è ancora più grande, perché difficilmente la situazione sarà recuperabile. Infine si è costretti a vendere i propri beni, come gioielli o altri oggetti di valore, e a rinunciare alle spese su libri ed educazione, a mangiare alimenti di minor qualità perché più economici, mettendo a rischio anche la salute. Per non parlare delle cure mediche, e delle piccole ristrutturazioni che rendono la casa più sicura. Io non affiderei mai mio figlio a questa famiglia. Allora mi chiedo come abbiamo fatto ad affidare il nostro Paese nelle mani di questi governanti. Si sapeva del debito? Non ci veniva raccontato? Gli illustri economisti di cui è pieno il mondo non ci avevano fatto caso? 
Certo, qualcuno può dire, se non fosse scoppiata la crisi, il nostro debito lo avremmo ripagato man mano... e perché non prima del baratro? 



http://www.linkiesta.it/



Provate ad applicare la metafora famiglia all'Italia intera a vi renderete conto del disastro (non che non fosse già chiaro). L'Italia non cresce, non c'è lavoro, siamo costretti talvolta a svendere nostri beni, a tagliare scuola e sanità. Probabilmente se negli ultimi 20 anni si fossero tagliati gli sprechi e si fossero razionalizzate le spese per le cose importanti (welfare, scuola, sanità, cultura, infrastrutture ecc.) oggi avremo una situazione più sicura e avremmo meglio fronteggiato la crisi. Per razionalizzare intendo per l'appunto, evitare gli sprechi attraverso validi controlli, puntuale verifica di quali siano le spese per i servizi e l'effettivo funzionamento di tali servizi. Che sia per l'acquisto di materiale sanitario, o per l'appalto una scuola. O la gestione del trasporto pubblico o la cura delle strade. 


Forse il nostro sistema-Stato non funziona bene, forse ci sono stati e ci sono uomini politici o detti tali, che hanno approfittato delle loro posizioni per fare i propri interessi, senza badare ai loro compiti e ai loro doveri. Questo sembra ormai chiaro. Forse ci sono e ci sono state persone incompetenti nei posti chiave, persone arriviste e insensibili alla guida del Paese, delle sue industrie dei suoi servizi essenziali. Com'è abbiamo reso possibile ciò? Perché non abbiamo impedito che accadesse? Cosa ancora si può fare?


Io so soltanto che, mai come ora, la soluzione deve esser trovata all'interno della nostra democrazia, con i mezzi che già abbiamo e che finora non abbiamo saputo usare. 






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