Da Il caffè del 1 giugno 2013.
Giovedì 23 maggio, preso
l’Istituto Comprensivo ‘Giacomo Stroffolini’ di Casapulla, si è tenuto l’evento
di premiazione del Concorso “Don Peppe
Diana, un Prete, un uomo che amava la sua Terra” dedicato ai bambini delle
quinte classi della scuola primaria e delle terze classi della scuola
secondaria di primo grado. L’evento e il concorso sono stati ideati e
organizzati dall’Associazione Politico
Culturale Giancarlo Siani Casapulla, con il Patrocinio gratuito de Il
Mattino.
I bambini hanno avuto la
possibilità assieme ai docenti di partecipare a tre incontri dibattito sulla
figura di Don Peppe Diana, il prete ucciso dalla camorra nella sua Chiesa a
Casal di Principe, il 19 marzo del 1994, giorno del suo onomastico, perché si
era apertamente opposto alla camorra con il suo impegno quotidiano e il suo
famoso scritto: “Per amore del mio popolo non tacerò”.
Un parroco, un capo scout
e uno scrittore, ma soprattutto un uomo coraggioso, ucciso perché non si è
rassegnato all’omertà e al silenzio, ma ha voluto reagire per difendere il suo
popolo e si è schierato apertamente contro il sistema criminale, dando un
grosso e indimenticabile esempio.Oggi nelle scuole e nelle
piazze ogni anno lo si ricorda, e grazie a questi eventi la sua morte non è
stata vana. Un ciclo di tre incontri ha interessato e coinvolto attivamente i
docenti e i ragazzi dell’Istituto Stroffolini di Casapulla, che con disegni,
favole, racconti, cartelloni, fumetti e poesie, hanno voluto raccontare con la
dolcezza e la speranza che solo i bambini e i ragazzini hanno, la figura
emblematica di questo Padre.
Il concorso si è proposto
l’intento di premiare i lavori migliori con degli assegni che i ragazzi
potranno spendere in cancelleria e libri per la scuola. All’evento hanno
partecipato, oltre alla stessa associazione Giancarlo Siani Casapulla con il
Presidente Giuseppe Piantieri, la
cantautrice per la pace Agnese Ginocchio,
il magistrato Raffaello Magi che
ricordiamo per il processo Spartacus, il responsabile della redazione casertana
de Il Mattino Aldo Balestra, Carlo De Michele e Alfredo Rossi dell’Associazione
Carta ’48 e Valerio Taglione del “Comitato Don Peppe Diana”.
La data del 23 maggio non
è casuale: ricorre l’anniversario dell’omicidio del giudice Giovanni Falcone e
dei ragazzi della sua scorta, che il magistrato Magi ricorda con fervore e
commozione: “Raccontare per non dimenticare, per non far vincere chi ha premuto
quel pulsante”. Dello stesso avviso è Aldo Balestra de Il mattino il quale, parlando
del giovane giornalista Giancarlo Siani ucciso dalla camorra a 26 anni per aver
raccontato scomode verità, ricorda che “solo attraverso la scuola e l’informazione
è possibile davvero cambiare”.
Il primo premio per gli
alunni delle quinte della scuola primaria è andato a Chiara Trinchese della 5°D per i suoi emozionanti versi in
napoletano. Il primo posto per le terze della scuola secondaria di primo grado
è andato a Salvatore Cappa Spina
della 3°A per la sua dura e commovente “Lettera a un camorrista”. Premiati con 3° premio i ragazzi della 5°A e 5°C per i disegni e i cartelloni, secondo
premio alla 5°A per una favola. E ancora, terzo premio a due alunni della 3°A
per un filmato e alla 3°C per un cartellone/racconto. Infine, altro secondo
premio alla 3°E per un fumetto animato. La felicità l’entusiasmo negli occhi
dei giovani alunni al ricevimento delle pergamene, testimonia che le idee e la
fantasia sono terreno fertile per l’attecchire di valori sani e giusti.
Stupisce e rincuora che
ragazzi così giovani siano in grado di esprimere con tanta forza ed emozione il
dolore della morte, la violenza, tutto il male rappresentato da un sistema
criminale cieco e distruttivo e, al contempo, siano stati capaci di capire e
raccontare l’importanza e l’immortalità della figura di Don Diana, che dona
speranza, desiderio di pace e amore per la propria Terra. Forse è anche merito
dei docenti e della Dirigente dello Stroffolini, Maria Carmina Giuliano, che hanno saputo coinvolgere e
indirizzare i ragazzi in questo percorso. Segno inequivocabile del fatto che la
scuola pubblica, anche se spesso osteggiata e lasciata sola, non si ferma mai
nel suo fondamentale impegno di formare cittadini e non solo studenti.
Luisa Ferrara
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