mercoledì 5 giugno 2013

Ricordando Don Peppe Diana

Da Il caffè del 1 giugno 2013.


Giovedì 23 maggio, preso l’Istituto Comprensivo ‘Giacomo Stroffolini’ di Casapulla, si è tenuto l’evento di premiazione del Concorso “Don Peppe Diana, un Prete, un uomo che amava la sua Terra” dedicato ai bambini delle quinte classi della scuola primaria e delle terze classi della scuola secondaria di primo grado. L’evento e il concorso sono stati ideati e organizzati dall’Associazione Politico Culturale Giancarlo Siani Casapulla, con il Patrocinio gratuito de Il Mattino.
I bambini hanno avuto la possibilità assieme ai docenti di partecipare a tre incontri dibattito sulla figura di Don Peppe Diana, il prete ucciso dalla camorra nella sua Chiesa a Casal di Principe, il 19 marzo del 1994, giorno del suo onomastico, perché si era apertamente opposto alla camorra con il suo impegno quotidiano e il suo famoso scritto: “Per amore del mio popolo non tacerò”.
Un parroco, un capo scout e uno scrittore, ma soprattutto un uomo coraggioso, ucciso perché non si è rassegnato all’omertà e al silenzio, ma ha voluto reagire per difendere il suo popolo e si è schierato apertamente contro il sistema criminale, dando un grosso e indimenticabile esempio.Oggi nelle scuole e nelle piazze ogni anno lo si ricorda, e grazie a questi eventi la sua morte non è stata vana. Un ciclo di tre incontri ha interessato e coinvolto attivamente i docenti e i ragazzi dell’Istituto Stroffolini di Casapulla, che con disegni, favole, racconti, cartelloni, fumetti e poesie, hanno voluto raccontare con la dolcezza e la speranza che solo i bambini e i ragazzini hanno, la figura emblematica di questo Padre.
Il concorso si è proposto l’intento di premiare i lavori migliori con degli assegni che i ragazzi potranno spendere in cancelleria e libri per la scuola. All’evento hanno partecipato, oltre alla stessa associazione Giancarlo Siani Casapulla con il Presidente Giuseppe Piantieri, la cantautrice per la pace Agnese Ginocchio, il magistrato Raffaello Magi che ricordiamo per il processo Spartacus, il responsabile della redazione casertana de Il Mattino Aldo Balestra, Carlo De Michele e Alfredo Rossi dell’Associazione Carta ’48 e Valerio Taglione del “Comitato Don Peppe Diana”.

La data del 23 maggio non è casuale: ricorre l’anniversario dell’omicidio del giudice Giovanni Falcone e dei ragazzi della sua scorta, che il magistrato Magi ricorda con fervore e commozione: “Raccontare per non dimenticare, per non far vincere chi ha premuto quel pulsante”. Dello stesso avviso è Aldo Balestra de Il mattino il quale, parlando del giovane giornalista Giancarlo Siani ucciso dalla camorra a 26 anni per aver raccontato scomode verità, ricorda che “solo attraverso la scuola e l’informazione è possibile davvero cambiare”.
Il primo premio per gli alunni delle quinte della scuola primaria è andato a Chiara Trinchese della 5°D per i suoi emozionanti versi in napoletano. Il primo posto per le terze della scuola secondaria di primo grado è andato a Salvatore Cappa Spina della 3°A per la sua dura e commovente “Lettera a un camorrista”. Premiati  con 3° premio i ragazzi della 5°A  e 5°C per i disegni e i cartelloni, secondo premio alla 5°A per una favola. E ancora, terzo premio a due alunni della 3°A per un filmato e alla 3°C per un cartellone/racconto. Infine, altro secondo premio alla 3°E per un fumetto animato. La felicità l’entusiasmo negli occhi dei giovani alunni al ricevimento delle pergamene, testimonia che le idee e la fantasia sono terreno fertile per l’attecchire di valori sani e giusti.
Stupisce e rincuora che ragazzi così giovani siano in grado di esprimere con tanta forza ed emozione il dolore della morte, la violenza, tutto il male rappresentato da un sistema criminale cieco e distruttivo e, al contempo, siano stati capaci di capire e raccontare l’importanza e l’immortalità della figura di Don Diana, che dona speranza, desiderio di pace e amore per la propria Terra. Forse è anche merito dei docenti e della Dirigente dello Stroffolini, Maria Carmina Giuliano, che hanno saputo coinvolgere e indirizzare i ragazzi in questo percorso. Segno inequivocabile del fatto che la scuola pubblica, anche se spesso osteggiata e lasciata sola, non si ferma mai nel suo fondamentale impegno di formare cittadini e non solo studenti.
Luisa Ferrara



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