sabato 3 dicembre 2011

La mia nuova rubrica per "Il caffè".


Da "Il caffè" del 2 dicembre 2011.
Il mondo dell’informazione, l’universo delle notizie, si sa, è vasto, fluido, scorrevole, veloce, quasi imprendibile. Talvolta ricco di frivolezze, commenti inutili, fronzoli poco interessanti. Da quando abbiamo internet, tante cose sono cambiate. Non c’è più soltanto la classica informazione da “uno a molti” proposta dai media cosiddetti tradizionali (giornali e televisioni), ma si è diffuso in maniera capillare, globale, internazionale un modo di produrre, distribuire e fruire contenuti, che possiamo definire “da molti a molti”. Il web 2.0 e i social media non hanno fatto altro che incrementare questa tendenza: oggi la condivisione è la chiave per tutto. Prima con i blog, poi con i siti di social networking come Facebook, Twitter, Google plus, oggi su ogni notizia e intorno ad ogni evento, è possibile creare una catena di discussione pressoché infinita. Un link è un collegamento ad una pagina web, che può rimandare al sito di un giornale o di un blog, e che tutti possono condividere, scambiarsi e diffondere.

Ecco che, una notizia di gran calibro, in poche ore fa “il giro del web” e suscita ogni tipo di reazione: indignazione, stupore, rabbia, delusione, felicità, paura, gioia. Qualche esempio? Quando online ha cominciato a circolare la notizia della “caduta” o meglio della destituzione da parte dell’Europa del governo Berlusconi, tutti si sono affrettati a commentare, a leggere, a discutere. I video dei festeggiamenti a Roma caricati dagli utenti su You Tube e condivisi su Facebook e Twitter, sono stati oggetto di reazioni molto contrastanti: “non c’è nulla da festeggiare, siamo in piena crisi economica”, hanno detto in molti, mentre per altri la liberazione dall’era del Berlusconismo era quasi una seconda Liberazione Nazionale, dopo quella del 25 aprile del 1945. Le foto di un Bersani che brinda sorridente e contento, il video dell’orchestra improvvisata fuori Palazzo Montecitorio a suonare Alleluja, hanno fatto discutere, ridere, emozionare, ma il top sono state le immagini satiriche sulla fine del “Bunga Bunga” e l’inizio del “Banca Banca” del governo Monti. Esilaranti, che si sia d’accordo o meno. Bisognava forse mantenere un contegno? Che festeggiare sia stato uno sdrammatizzare, un esorcizzare i problemi, chissà. Tante le domande, diverse le critiche, ma resta il rammarico, e l’ho espresso anche io dalla mia pagina Facebook, che Berlusconi non sia andato via di sua volontà accortosi del dissenso e dei contrasti che stava creando nel Paese, ma su consiglio di Napolitano, dei colleghi Europei, dopo aver attestato qualche voto mancante nell’approvazione del Rendiconto dello Stato. Nemmeno questa volta ha avuto quel senso di responsabilità che uno Statista dovrebbe avere.


Uno sguardo a Caserta. Chi di voi non ha ancora visto il fantastico albero di Natale al centro di Piazza Dante? Pieno di luci, suggestivo, estroso allo stesso tempo. Il popolo di Facebook si è diviso tra quelli entusiasti e quelli sconcertati, e questi ultimi hanno gridato allo spreco lasciando svariati commenti sotto la foto caricata nella pagina del Sindaco Pio Del Gaudio. Non ci sono i soldi per raccogliere la mondezza dalle strade, per gli asili nido e per le mense scolastiche, e voi buttate i sodi così? Questa la chiosa più comune contro... il Comune. Poi si viene a sapere che in realtà l’iniziativa è stata presa dai commercianti per incentivare le vendite natalizie, e che i soldi ce li hanno messi loro. Meglio così, no?

Due casi per raccontare un po’ il mondo virtuale. E ne leggerete ancora altri, ogni settimana, in questa rubrica. Benvenuti online!

Luisa Ferrara 

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